Tra originalità e voglia di rischiare, ecco come nasce una startup
Il morso della crisi economica non sembra allentarsi e di questi tempi scoprirsi imprenditori di se stessi è un’alternativa comune. Basta avere idee innovative, competenze tecniche e risorse necessarie per far partire un’attività.
Benvenuti nell’era delle startup, piccole società che si lanciano nell’agone del mercato con la speranza di reperire generosi sponsor (i cosiddetti Angel investor, ex manager in cerca di nuove avventure, e i Venture Capitalist, finanziatori disposti a rischiare) e l’obiettivo di fare business.
Una componente essenziale per aumentare le probabilità di successo è il grado di originalità del progetto, unitamente al suo valore tecnologico. Quando si parla di startup il pensiero corre al complesso universo di realtà che operano nella silicon valley (anche Google e Facebook sono nate così) o in generale a piccole società che operano nel campo informatico e tecnologico. Il discorso in realtà si allarga anche ad altri settori più tradizionali. Esempio: si può considerare una startup anche una nuova pizzeria, che però consenta al cliente di scegliere dimensioni e condimento della pizza e ordinarla attraverso lo smartphone.
Fisco e burocrazia semplificati per le startup
Ricevere lo status di “startup innovativa” dà diritto ad agevolazioni fiscali e deroghe di carattere burocratico. In primis è previsto l’esonero dell’imposta di bollo e diritti di segreteria, richiesti all’atto dell’iscrizione nel Registro delle Imprese, e della tassa annuale versata alla Camera di Commercio. Facilitazioni anche sui costi di gestione dei collaboratori e dei fornitori esterni (avvocato, commercialista, etc.), grazie alla formula work for equity, che consente di pagare le loro prestazioni lavorative con quote di capitale.
Previsto anche un accesso prioritario al credito d’imposta per assumere personale qualificato. Inoltre, le aziende e i privati che scelgono di investire in una start up innovativa, godono di sgravi fiscali. Ulteriori agevolazioni sono legate all’introduzione del crowdfunding (in italiano “finanziamento collettivo”), all’accesso semplificato al Fondo Centrale di Garanzia e all’assistenza nel processo di internazionalizzazione dell’impresa.
Smart&Start Italia premia le startup innovative
Un’idea per quanto efficace necessita, per la sua concretizzazione, di risorse finanziarie iniziali. A quest’esigenza risponde l’iniziativa Smart&Start Italia, coordinata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede agevolazioni per le start up innovative operanti su tutto il territorio nazionale. Presentando un progetto di alto contenuto tecnologico e innovativo, si può accedere a un mutuo senza interessi, destinato alle spese di beni di investimento (macchinari, software, brevetti, etc.) e ai costi di gestione aziendale, per un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro (al netto dell’IVA).
Previsti anche una parte a fondo perduto (solo per le startup del Sud e del Cratere Sismico Aquilano) e un programma di tutoraggio tecnico-gestionale, per tutte quelle con meno di un anno di vita. Le domande vanno presentate via web, sul sito www.smartstart.invitalia.it.
Consigli utili
- Se non l’avete ancora fatto, apritevi una casella di posta elettronica certificata (PEC), requisito indispensabile per compilare la domanda telematica e iscrivere la propria azienda alla sezione “startup innovative” del Registro Imprese.
- Se volete fare la differenza e trasmettere chiarezza e determinazione ai vostri potenziali clienti, definite la mission aziendale e i valori che contraddistinguono il vostro operato nel raggiungimento degli obiettivi e nel rapporto con il cliente.
- Prima di imbarcarvi nella vostra impresa, è bene avere una prospettiva esauriente sulla tipologia di mercato in cui intendete operare. Qualche buona lettura di esperti del settore non guasta, da affiancare ad indagini più approfondite, ad esempio, sullo stato di salute e sui margini di crescita del settore di riferimento, sul profilo e sul giro d’affari dei competitor, sul target di pubblico da raggiungere.
- Far partire un’attività costa ed è normale che in una prima fase i conti siano in rosso. Ragion per cui, in assenza di risorse proprie, è opportuno avere una buona capacità attrattiva per reperire investitori in Italia e all’estero.
- Per farvi conoscere e presentare al meglio i vostri prodotti o i servizi che offrite, puntate su un’efficace campagna di web marketing, aumentando la visibilità del sito web aziendale e sfruttando le tante possibilità dei social network.
Hai suggerimenti da dare per chi vuole creare una startup? Hai vissuto in prima persona questa esperienza? Scrivi i tuoi consigli qui nei commenti!
Ti può essere utile anche leggere l’articolo su come aprire un’attività in franchising.
0 Commenti